Canali Minisiti ECM

Menopausa, la terapia ormonale può aiutare contro l'Alzheimer

Neurologia Redazione DottNet | 16/01/2023 17:07

Nelle donne è associata a migliore memoria e capacità cognitive

La terapia ormonale sostitutiva può ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer nelle donne predisposte alla patologia. Lo rileva uno studio della University of East Anglia, pubblicato sulla rivista Alzheimer s Research & Therapy. Lo studio mostra che l'uso della terapia ormonale sostitutiva è associato a una migliore memoria, cognizione e maggiori volumi cerebrali in età avanzata tra le donne portatrici del gene APOE4, il gene fattore di rischio più forte per l'Alzheimer.

Il gruppo di ricerca ha scoperto che la terapia ormonale sostitutiva era più efficace se introdotta all'inizio del percorso della menopausa è più precisamente durante la perimenopausa, fase di transizione verso la menopausa stessa. Il team di ricerca ha studiato i dati di 1.178 donne che hanno partecipato a un'iniziativa europea per la prevenzione della demenza di Alzheimer, istituita per studiare la salute cerebrale delle partecipanti nel tempo.

pubblicità

Il progetto ha attraversato 10 Paesi e ha monitorato a livello cerebrale coloro che vi hanno preso parte, da quando erano sani a quando invece per alcuni è arrivata la diagnosi di demenza. Il team di ricerca ha analizzato i risultati per approfondire l'impatto della terapia ormonale sostitutiva sulle donne portatrici del genotipo APOE4.  "Abbiamo scoperto-sottolinea la dottoressa Rasha Saleh, una delle autrici della ricerca - che l'uso della terapia ormonale sostitutiva è associato a una memoria migliore e a volumi cerebrali maggiori tra le portatrici del gene APOE4 a rischio.

Le associazioni erano particolarmente evidenti quando la terapia ormonale sostitutiva è stata introdotta precocemente, durante la perimenopausa". Il prossimo passo per gli studiosi consisterà nell'effettuare uno studio di intervento per confermare l'impatto dell'inizio precoce della terapia ormonale sostitutiva sulla cognizione e sulla salute del cervello. Sarà anche importante analizzare quali tipi di terapia ormonale sostitutiva sono più vantaggiosi.

Commenti

I Correlati

Per casi medio-lievi, rallenterebbe il declino cognitivo del 35%

Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

Ti potrebbero interessare

È il risultato di un team della Queen Mary University of London reso noto su Nature Mental Health

Oltre 700 specialisti in branche neurologiche al Congresso Nazionale LICE a Roma per discutere di innovazioni scientifiche nel campo dell’Epilessia

A Napoli un focus sulla medicina di precisione nel campo della neurologia cognitiva e comportamentale

I risultati dello studio condotto dai centri clinici NeMO

Ultime News

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

"La partecipazione della SImg arricchisce ulteriormente il già alto valore scientifico e professionale del Board, con i Medici di Medicina Generale di Simg che potranno fornire il proprio contributo"

La prevalenza d'uso aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nel 2022 gli antibiotici hanno rappresentato, con 938,6 milioni di euro, il 3,5% della spesa e l’1,4% dei consumi totali a carico del Ssn

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima